lunedì 19 settembre 2016

Urfaust - Empty Space Meditation: pronti ad affrontare l'ignoto dentro di noi?

(Recensione di Empty Space Meditation degli Urfaust)


Una delle leggi che sembra reggere il nostro mondo è quella dell'equilibrio. Per ogni cosa che esiste c'è il suo opposto. Più guardiamo in alto più il nostro sguardo ricade su noi stessi. Insomma, possiamo fare tutta una serie di divagazioni mentali per poi andare sempre a ricadere su quello che siamo noi stessi. Ogni viaggio è un viaggio rivolto all'interno.

Empty Space Meditation è un disco che ha un solo titolo che si ripete per tutte le canzoni: Meditatum. Indizio fondamentale e molto chiaro per capire che disco ci presentano gli olandesi degli Urfaust. Questo lavoro è assolutamente lo-fi ma non è una casualità, è una scelta stilistica azzeccatissima. Lo è perché incrementa maggiormente il messaggio che questo duo, che nasce nel black metal, cerca di farci arrivare. Effettivamente questo nuovo disco deve essere visto, ascoltato e vissuto come un rituale. Di meditazione, di osservazione del mondo e, di conseguenza, di osservazione di noi stessi come individui. Spesso si parla della caratteristica nichilista del metal più oscuro ma, credo, l'intelligenza sta nel saper usare questo egoismo passando da "fregarsene di tutto e di tutti" a "pensare ad essere migliori, più coerenti, disciplinati e coscienti". E questo lavoro lo permette. Sebbene l'abbiamo circoscritto a delle sonorità black in realtà c'è molto di più. Questo è un disco che a tratti diventi d'avanguardia ricordando in certe sfumature le intenzioni dei norvegesi Virus. E' un disco profondo, quando deve esserlo, e diretto. 



Ogni "Meditatum", cioè ogni traccia del lavoro, è doppiamente coerente. Lo è come creazione individuale proponendoci diversi tipi di viaggi; ma lo è anche come opera intera e chiusa. Perché il viaggio che ci viene proposto dagli Urfaust è un viaggio tra le ombre e tra i misteri. E' uno sguardo verso quello che non conosciamo, che è forse troppo grande ed importante per noi da impedirci la comprensione. Ebbene sì, è un disco che ci fa sentire piccoli, deboli, vuoti ed inutili ma la sua forza sta proprio lì, nell'aprirci gli occhi per affrontare tutto e non affondare. Questo è il viaggio mentale di Empty Space Meditation ed è molto ben riuscito.



Come avevo accennato prima ogni traccia ha la capacità di formulare un discorso proprio e per quello ogni "Meditatum" è diversa dalla precedente e da quella successiva. 
Meditatum I è ipnotica, è  la meditazione pura e dura, è il viaggio che ci permette di avere la mente pronta a quest'avventura unica.
Meditatum II inizia come una discesa negli abissi rischiando di farci impazzire ma proprio quando sembriamo persi è quando capiamo, quando si raggiunge la consapevolezza e guardiamo l'ignoto con altri occhi.
Meditatum III appartiene invece ad un'altra categoria. Se le prime due tracce brillavano di profondità questa qua è molto più diretta, è un carro armato che avanza incurante sulle nostre coscienze. 
Meditatum IV, invece, è una via di mezzo. E' un viaggio tra sofferenza, tra demoni che si nutrono di sofferenza portandoci a riflettere su quello che vediamo e sui nostri propri demoni che ci esigono la malvagità. 
Meditatum V torna al discorso diretto. E', forse, il brano più "semplice" a livello di arrangiamenti, armonia e ritmo ma funziona molto bene, è un traghetto che ci catapulta da una sponda all'altra. 
Meditatum VI chiude l'album in modo eccelso. E' un brano con chiare influenze orientali ed è da applaudire questa dinamicità degli Urfaust, capaci di comporre canzoni dirette ed allo stesso tempo, di dar nascita a brani come questo. E' una canzone cosmica, che ci fa pensare di stare dentro ad un caleidoscopio dove le immagini che vediamo progettate sono sia del cosmo che di noi stessi.



Empty Space Meditation è un disco molto ben riuscito. E' inquietante, ipnotico, aggressivo e misterioso. La sua dinamicità lo fa diventare assolutamente interessante perché invoglia l'ascoltatore a sapere di più. E' un lavoro pieno di mosse a sorpresa che progettano gli Urfaust a gruppo grandioso, di un'apertura mentale compositiva fondamentale perché scuote le acque dell'underground.

Voto 8,5/10
Urfaust - Empty Space Meditation
Ván Records
Uscita 28.10.2016

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