venerdì 29 settembre 2017

Necrovorous - Plains of Decay: non tramontare mai ma vivere sempre nelle tenebre

(Recensione di Plains of Decay dei Necrovorous)


C'è qualcosa di molto interessante quando si decide di fare musica propria ed è il fatto che l'interfacciarsi con altre persone finisca per dare una linea di definizione dentro quello che è il genere che si sceglie di fare. In un certo modo questa scelta dovrebbe essere molto naturale perché dovrebbe rispecchiare le preferenze musicali della maggioranza dei componenti del gruppo o di chi è più portato alla parte compositiva. Per esperienza so che quando ci si ritrova a suonare qualcosa che non piace fino ad un certo punto il tempo diventa sprecato, per quello è buona prassi essere quanto più in sintonia con la scelta di gruppo. Ma quello che è molto interessante è che l'universo di scelte è pressoché infinito, per quello viene sempre da chiedersi perché una band ha scelto un genere piuttosto di un altro.

E' quello che succede con i greci Necrovorous. Il loro sound è assolutamente death metal e potrebbero perfettamente essere una band esistita una ventina d'anni fa. Il loro disco Plains of Decay è il secondo full-lenght in una carriera che va oltre i dodici anni e vede la luce dopo sei anni dal loro primo disco lungo. 
Nella mia scelta di recensire o meno un album entrano in gioco diversi fattori, che sono anche mutevoli nel tempo. Uno di questi fattori è quello che chiamerei "nostalgico", cioè la capacità di certi lavori di riportarmi indietro nel tempo ad altri esempi sonori. Questa è la motivazione che mi porta a parlarvi di questo disco. Nella mia adolescenza il ventaglio di generi che si aprivano d'avanti ai miei occhi era sempre più ricco ed era fondamentale per me riuscir a scegliere quello che più mi rispecchiava, ma sin da giovane ho avuto la fortuna di pescare sempre da quanti più punti possibili. Per quello ho un debole per i primi, grezzi, lavori dei Sepultura e per quello le sonorità che ritrovo in questo disco non mi sono nuove.

Plains of Decay

Chi legge questo blog e questo post però non sarà tanto interessato a quello che posso aver vissuto o a quello che mi ha portato a recensire questo disco. Penso che tu, oh caro lettore, abbia voglia di sapere cosa puoi trovare in questo Plains of Decay. Per quello cerco di distogliermi la nostalgia e vado ad illustrare com'è questo nuovo lavoro dei Necrovorous. La band molto apertamente dichiara di provare piacere ed influenze nel death metal e nel grindcore ma se qualcosa si sente più di null'altro è il primo mondo musicale. Questo disco ha la classica grinta ruvida del death metal, ha quel modo di essere tagliente e radicale, di nutrire i propri brani di un contundente insieme che non ha mai pause o respiri. Per quello credo che questo lavoro compia perfettamente con tutti i presupposti che hanno dettato le caratteristiche di questo genere. Per lo tanto, a chi potrà piacere questo disco? Senz'altro a tutti gli amanti del metal estremo, in particolare modo a quelli che amano le sonorità classiche.

Plains of Decay

Ma il paradosso principale di questo Plains of Decay è che, anche se ha una sonorità molto classica, non suona antico. Forse è la magia di certi generi, che non tramontano mai. Leggevo recentemente di qualche rivista specializzata che definiva il metal come "l'improbabile colonna sonora dei nostri tempi". Forse questa è una grande verità e per quello questo lavoro dei Necrovorous entra nello spettro di dischi che suonano attuali al di là delle scelte sonore.

Necrovorous

Credo che c'è un brano in particolare che serve per capire com'è questo disco e rafforzare tutto il discorso fatto prima.
Il brano in questione è Psychedelic Tribe of Doom e già dal titolo ci indica che le tematiche non sono collegate a cose odierne ma diventano figlie di un immaginario apocalittico, che in realtà potrebbe sembrare molto attuale. In questo brano ci sono tutte le caratteristiche del death metal e diventa una composizione molto ben fatta.


Non so se Plains of Decay sarà un disco che cercherò ripetutamente ma sono sicuro di qualcosa, quando avrò voglia di creare un ponte temporale tra quello che sono stato e quello che sono adesso so che posso perfettamente andare ad ascoltare la musica dei Necrovorous e questo non è qualcosa che succede molto spesso.

Voto 7/10
Necrovorous - Plains of Decay
Dark Descent Records
Uscita 29.09.2017

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